La tecnica del pomodoro è un sistema che ti permetterà di aumentare la produttività nello studio (e non solo). In questo articolo vedremo nello specifico in cosa consiste e alla fine ti darò i miei consigli su come applicarla al meglio.
Sei pronto? Incominciamo subito.
Cos’è la tecnica del pomodoro
Quella del pomodoro è una tecnica che serve a migliorare la tua gestione del tempo e la tua produttività. É stata ideata da Francesco Cirillo, uno sviluppatore di software italo-americano che, quando era ancora studente, ha capito l’importanza di studiare in modo organizzato.
Ma passiamo subito a vedere in che modo funziona questa tecnica 🙂
Come funziona
La tecnica è molto semplice, può essere appresa in 2 minuti (e questo ci piace, perché ci fa risparmiare tempo, giusto?), ora te la descrivo.
I passi della tecnica
Gli step non sono molti e, come dicevo prima, sono estremamente semplici, eccoli qua:
- Scegli il materiale che devi studiare;
- Imposta il timer a 25 minuti;
- Studia e rimani focalizzato finché non suonerà il timer;
- Segna su un foglio che hai completato i 25 minuti;
- Fai 5 minuti di pausa;
- Finita la pausa, comincia il pomodoro successivo.
Questa è la base della tecnica, in più aggiungo 2 precisazioni:
- Ogni 4 pomodori, prenditi una pausa più lunga di 15-30 minuti per (ti aiuterà a rimanere lucido);
- Se interrompi lo studio e non fai 25 minuti di fila, il pomodoro non è valido e lo devi ricominciare da capo.
Ecco, questa è la tecnica originale, quella di Francesco Cirillo. Ti dico subito che, nel campo dei Metodi di studio, ci sono alcune varianti.
In effetti, in quella che consiglio ai miei studenti cambiano leggermente alcune cose, ma di questo parleremo in fondo all’articolo. Prima vediamo qual è la logica della tecnica del pomodoro e quali sono gli strumenti che ti servono (che sono esattamente gli stessi della variante che ti consiglierò io).
Gli strumenti che servono
Anche qui siamo fortunati perché non c’è bisogno di fare grandi spese, anzi sono sicuro che hai già tutto il materiale necessario, ovvero:
- Un timer: che può essere quello classico da cucina, l’orologio da polso digitale o, molto più semplicemente, il tuo smartphone.
- Carta e penna: che ti servono per annotare quanti pomodori fai.
“Okay Christian, è talmente semplice che posso incominciare fin da subito ma, prima, vorrei capire bene quali sono i vantaggi che ho usando questa tecnica”
Ottimo, te li dico subito.
Perché funziona!
I motivi per cui funziona sono tanti, qui sotto però ti elenco i principali, quelli secondo me più interessanti.
- Migliori la tua capacità di pianificare: abituandoti a studiare per cicli, diventerai più organizzato e questo non ti sarà utile solo per passare gli esami, ma anche per completare le attività all’infuori dell’università;
- Hai più motivazione: tieni presente che la motivazione sale ogni volta che raggiungiamo un obiettivo. Quindi, ogni volta che finirai il tuo pomodoro, avrai una nuova carica di energia che ti permetterà di andare avanti. Inoltre, tieni conto che con questa tecnica farai tante pause e questi stacchi ti permetteranno di mantenere l’energia alta nel tempo.
- Mantieni la concentrazione: visto che sei focalizzato a completare il pomodoro ti dimenticherai del resto e, in questo modo, apprendi meglio ciò che studi.
Bene, finora abbiamo visto come funziona la tecnica, ma questo non basta per usarla al meglio. Infatti, come dico spesso ai miei studenti all’interno di #iostudiorapido, una tecnica bisogna saperla APPLICARE. Vediamo ora quali sono i miei consigli su come farlo al meglio 🙂
I miei consigli per applicare la tecnica del pomodoro
Prima di iniziare, ti faccio presente che questi consigli sono frutto dell’esperienza che ho maturato in anni di lavoro con migliaia di studenti (quindi non è proprio un’improvvisata, ecco 😉 ).
Ma bando alle ciance e passiamo a vedere cosa puoi fare tu, fin da subito, per applicare al meglio la tecnica del pomodoro 😉
Ascoltati e capisci quando sei produttivo
Forse avrai notato che, nell’arco della giornata, le tue capacità di apprendere salgono e scendono. Magari sei più produttivo durante la mattinata (come capita alla maggior parte delle persone), oppure lo sei di più al pomeriggio dopo aver mangiato e fatto un sonnellino (chiamato anche Power Nap).
Insomma, ascoltati e capisci quando sei più produttivo. Detto ciò, applica la tecnica del pomodoro in questo periodo, così da aumentare la tua efficacia nello studio.
Organizza la lista delle attività
Prima di iniziare a studiare, il consiglio che ti dò è quello di avere chiaro il quadro generale di ciò che dovrai fare. Il modo di ottenerlo è sempre la mitica organizzazione.
Se ti organizzi lo studio hai due vantaggi:
- Non hai ansia e insicurezza perché, avendo chiaro il programma che hai da fare, hai tutto sotto controllo;
- Hai più concentrazione perchè una volta che hai chiarito l’obiettivo, potrai focalizzarti esclusivamente sullo studio (poi, se vuoi saperne di più sulla concentrazione, ti consiglio di leggere il mio articolo su “come concentrarsi nello studio”).
“Ma Christian, come faccio a organizzarmi? Hai qualche consiglio?”
Certo, puoi fare così:
- Conta quanti giorni mancano all’esame, ma mi raccomando conta solo quelli in cui sai che studierai per certo (se la domenica di solito la dedichi al relax, non calcolarla);
- Conta il totale delle pagine che dovrai studiare;
- Dividi il numero delle pagine per il numero dei giorni che hai a disposizione prima dell’esame;
- Ecco qua, il numero che ti è uscito è il totale delle pagine che dovrai studiare al giorno.
Quindi, una volta che hai completato la tua organizzazione, non ti resta che impostare il timer e cominciare a studiare 😉
Gestisci le interruzioni
Immagina: stai studiando bello concentrato e all’improvviso… triiin! Squilla il telefono. E tu non solo perdi il “flusso”, ma devi ricominciare pure da capo il pomodoro (come dicevo prima: se lo interrompi, lo ricominci da capo).
Come fare allora? Per quanto possibile, cerca di bloccare tutte quelle piccole cose che ti interrompono:
- Parti dal silenziare il cellulare, perché la maggior parte delle distrazioni viene proprio da qui 🙂
- Comunica alle persone che abitano con te che sei in una fase di alta concentrazione e non sarai disponibile per un po’;
- Se per il tuo studio non è indispensabile, disconnettiti anche da internet, perché è molto facile passare da una ricerca di storia greca antica ai video challenge su TikTok 😉
Molto probabilmente all’inizio tenderai a distrarti, ma con la pratica ti verrà sempre più facile concentrati (e questo non lo dico solo io, ma lo confermano anche i miei corsisti all’interno di #iostudiorapido 😉 )
Usa intelligentemente le pause
Okay, come ti dicevo prima, dopo un periodo ad alta concentrazione hai il diritto di fare una pausa di 5 minuti.
Che cosa fare durante questo intervallo? Per essere chiari, vediamo prima cosa è meglio NON fare e poi passiamo invece a cosa ti consiglio.
Alcune tra le cose che è meglio NON fare sono le seguenti.
- Usare il telefono: ricorda che sono solo 5 minuti, se ti impegni a rispondere a qualche messaggio o a controllare le notifiche social stai comunque usando energia, non stai riposando. Puoi prendere in mano il telefono nella pausa lunga, quella da 15-30 minuti, che avviene dopo aver completato 4 pomodori;
- Continuare a pensare allo studio: la pausa serve proprio per staccarti un attimo dai libri. Se ti alzi dalla scrivania e continui a rimuginare su quanto hai letto, non cambia poi molto;
- Iniziare o continuare attività importanti: in 5 minuti non ti conviene fare compiti di questo tipo, il tempo è veramente poco e ti devi RIPOSARE (perdonami se l’ho ripetuto così tante volte, ma ci tengo che tu lo abbia ben chiaro 🙂 ).
Le cose che invece PUOI fare, sono tutte quelle attività semplici e naturali che ti rigenerano.
- Fare uno spuntino: puoi mangiare qualcosa di leggero e nutriente, come frutta secca, cioccolato fondente, uno yogurt o altri alimenti che consiglio nell’articolo “i cibi che aiutano la memoria”;
- Qualche esercizio fisico: muoverti un po’, dopo esser stato seduto per parecchi minuti, ti può essere molto utile. Puoi fare qualche squat, flessioni, delle posizioni di Yoga, insomma, qualsiasi movimento fisico che ti piace;
- Esercizi mindfulness: questi sono ottimi perché ti permettono di rilassarti e ricaricare le batterie per il prossimo pomodoro. Se non conosci queste tecniche, ti consiglio di vedere questo video su cos’è la mindfulness, troverai molte informazioni utili 😉
Okay, immagino che questa tecnica del pomodoro ti sia sempre più chiara! Per completare il quadro però manca un ultimissimo pezzo, ovvero quello di capire quando usare questa tecnica.
Quando usare la tecnica
“Ma come Christian, non la posso usare sempre?”
Diciamo che studiare per 25 minuti, anche se intensamente, è davvero poco perché la nostra mente ha capacità ben maggiori e perché spesso abbiamo bisogno di un po’ più di tempo per completare i concetti che studiamo a livello universitario.
Inoltre, nella tecnica del pomodoro non è contemplato il ripasso, che è una parte importantissima del metodo di studio.
Quindi, per migliorare questi aspetti della tecnica del pomodoro, quello che ti consiglio io è di organizzare un’ora di studio con il ciclo 40-10-10, che sto per spiegarti nel dettaglio.
E lascerei l’utilizzo della tecnica di Cirillo per tutte quelle situazioni in cui sei davvero stanco o quando non riesci a studiare.
Il Ciclo 40-10-10 vs la tecnica del Pomodoro
Il ciclo 40-10-10 funziona così:
- Studi per 40 minuti;
- Fai una pausa di 10 minuti;
- Ripassi per 10 minuti quello che hai studiato nei 40 minuti precedenti.
In questo modo avrai studiato per un periodo di tempo né troppo breve (i 25 minuti della tecnica del pomodoro) nè troppo lungo (i 90 minuti consigliati da altre tecniche). Inoltre ti sarai riposato e, in più, col ripasso avrai fissato meglio le informazioni che hai appreso.
Ci tengo a dirti che questo ciclo è esattamente quello che consiglio a tutti i miei corsisti all’interno di #iostudiorapido, il mio video-corso.
In questo articolo ti ho spiegato uno degli aspetti fondamentali di tutto il Metodo, ma chiaramente ci sono molte altre parti altrettanto importanti. Se vuoi puoi dare un’occhiata al video di presentazione del corso e se poi lasci la tua email, riceverai dei video gratuiti estratti direttamente dal metodo 😉
Molti corsisti, dopo aver passato gli esami grazie alle tecniche che hanno appreso, hanno lasciato anche una testimonianza che ti consiglio di sbirciare.
Bene, in questo articolo abbiamo visto la tecnica del pomodoro e la variante consigliata da me. Mi auguro che tu abbia ne abbia capito l’importanza e che inizierai a praticarla fin da subito, con benefici assicurati 😉
Ciao da Christian
0 commenti