Sei pronto a imparare dal grande Cicerone? Ebbene sì, oggi ti spiego come mettere in pratica la sua tecnica dei loci ciceroniani per memorizzare ciò che studi!
Cicerone è stato uno dei più grandi oratori della storia ed è ricordato per la sua capacità di tenere orazioni che duravano ore, senza seguire nessun appunto scritto!
Impossibile? Assurdo? Magia nera? Non direi.
L’unica magia che usava il nostro amico Marco Tullio era infatti una tecnica di memoria davvero avanguardistica per l’epoca, ossia un metodo associativo che permette di associare immagini nuove a immagini già esistenti nella nostra mente, connettendo così memoria a breve termine con memoria a lungo termine.
Questa metodologia di memorizzazione è giunta dall’antichità romana fino a noi e tutt’oggi risulta una delle mnemotecniche più efficaci e conosciute.
Tu probabilmente non dovrai pronunciare orazioni e apologie in senato, ma potresti usarla, che ne so, magari per memorizzare i punti del discorso che dovrai affrontare in sede d’esame, tanto per dirne una 😉
Sei curioso di sapere come funziona? Benissimo, allora vai avanti a leggere!
Come funziona la tecnica dei loci ciceroniani
Loci è la declinazione plurale del latino locus (‘mmazza…pure il latino oggi!) che significa luogo.
Parliamo di luoghi perché ciò che faceva Cicerone era proprio immaginare un percorso e associare ad ogni “tappa” di quel percorso un punto preciso dell’orazione che doveva memorizzare.
Sceglieva una strada familiare, magari quella che faceva per andare da casa sua al Senato. Mettiamo che ci fossero ad esempio una scalinata, una fontana, un pozzo, tutte cose di cui lui conosceva esattamente la collocazione. Ad ognuno di questi elementi associava poi un concetto da esprimere e poiché lo collegava ad un’immagine già esistente nella sua memoria, gli era poi possibile “fare avanti e indietro” tra gli argomenti del suo discorso proprio come su un sentiero.
Adesso vediamo con ordine i passaggi che dovrai attuare anche tu per mettere in pratica questa tecnica.
Forse dopo la spiegazione sarai un po’ confuso, ma non arrenderti e vai avanti a leggere perché faremo insieme un esempio pratico che ti chiarirà le idee 🙂
1. Scegli un percorso conosciuto
Bada bene, deve essere un percorso che ti è familiare.
Ricordare le cose in ordine è difficile, per questo ci aiutiamo scegliendo un tragitto nel quale conosciamo dettagliatamente la disposizione dei vari luoghi e punti di riferimento.
Può essere banalmente il tragitto che fai dalla tua camera da letto alla cucina, non per forza la Salerno-Reggio Calabria!
Oppure può essere una qualunque camera di casa tua, come vedremo nel nostro esempio fra poco.
2. Evidenzia i loci del tuo percorso
Una volta deciso il percorso, scegli delle tappe intermedie, dei punti di riferimento, ossia i veri e propri loci, anche chiamati stanze.
Anche in questo caso devi averli bene in mente. È importante usare come locus qualcosa che faccia già parte della tua memoria a lungo termine, perché altrimenti si perde l’efficacia dell’associazione con il concetto da memorizzare.
Scegli come loci degli elementi ben precisi. Devono essere concreti, visibili, collocati in uno spazio circoscritto, diversi tra loro e posizionati ad una giusta distanza l’uno dall’altro.
Quindi, ad esempio, se il tuo percorso è il sentiero di un parco illuminato dai lampioni, non scegliere come loci tutti i lampioni, perchè altrimenti poi non saprai più quale concetto è associato a quale lampione!
Scegli piuttosto un singolo lampione, la panchina poco più in là, la fontanella più avanti e così via.
4. Associa ogni concetto al rispettivo locus
L’ultimo passo è quello associativo grazie al quale leghi ogni concetto che devi memorizzare al rispettivo locus del tuo percorso.
Ma per far sì che questa associazione sia efficace devi prima fare quella cosa che piace tanto al nostro cervello: trasformare ogni concetto astratto in un’immagine concreta che te lo ricordi.
Un’immagine dinamica, paradossale e vivida che difficilmente potrai dimenticare.
Trasformare i concetti da ricordare in immagini è una capacità necessaria e molto importante per la memorizzazione. Ne abbiamo già parlato nell’articolo sulle tecniche per memorizzare i numeri e soprattutto in quello sulle tecniche di memoria.
Adesso che ti ho spiegato la teoria, mettiamola in pratica.
Facciamo un esempio
Cicerone immaginava dei percorsi, ma io oggi ti guido nell’immaginazione di una stanza, ti accorgerai che è esattamente la stessa cosa.
Nel video a inizio articolo potrai eseguire questo esercizio guidato con gli occhi chiusi, sarà sicuramente più efficace 😉
Ti trovi in una camera, immagina di percorrerla con lo sguardo in senso orario, da sinistra verso destra.
- La prima cosa che vedi è un grande televisore nero, uno di quelli super moderni al plasma.
- Subito dopo vedi una grande libreria bianca, colma di libri.
- Successivamente c’è un termosifone che fa un bel calduccio.
- Poi una bella finestra luminosa da cui entra una fantastica luce.
- Segue una scrivania di quelle antiche e pregiate, signorili, in legno lucido.
- Per finire vedi un divano stile triclinio romano, quello dove ci si sdraiava per mangiare gli acini d’uva 😉
Come esercizio ti farò memorizzare i punti principali del Metodo di Studio:
- Motivazione
- Seguire le lezioni
- Sottolineare e studiare
- Memorizzare
- Ripetere
- Esporre
Quello che dobbiamo fare è legare l’immagine del luogo all’immagine del concetto da memorizzare.
- Televisore – Motivazione: immagina il televisore al plasma con due braccia che gli spuntano dai lati mentre si dà la carica, si motiva come un pugile prima di salire sul ring.
- Libreria – Seguire le lezioni: immagina che dalla libreria esca un libro, questo si apre, gli spuntano le braccia, tira fuori un bloc-notes e una penna e comincia a prendere appunti.
- Termosifone – Sottolineare e studiare: immagina che il termosifone diventi trasparente e vedendoci attraverso noti che dentro alle sue tubature scorre un liquido color giallo fosforescente evidenziatore.
- Finestra – Memorizzare: immagina che sul davanzale ci sia una chiavetta di memoria che all’improvviso si tappa il naso e si butta giù dalla finestra.
- Scrivania – Ripetere: immagina che sulla bella scrivania in legno lucido sia appollaiato un gigante pappagallo variopinto che comincia a ripetere un sacco di parole a ruota.
- Divano – Esporre: immagina che il divano si alzi in piedi e inizi a intonare una canzone.
Adesso che hai fatto le varie associazioni creando delle immagini particolarmente vivide prova a ripercorrere la stanza e a ricordarti i passi fondamentali del Metodo di Studio.
Com’è andata?
Dovresti essere riuscito a ricordarti tutto! Esercitati con questa tecnica magari nella tua camera da letto o in una qualsiasi altra stanza di casa tua, memorizzando liste di cose semplici per cominciare.
All’inizio puoi aiutarti scrivendo su un foglio i loci che hai scelto, con un po’ di pratica la tua mente li ritroverà in automatico.
Quando sarai diventato super bravo e vorrai usare questa tecnica per memorizzare argomenti vasti e complessi potrai poi addirittura costruire i palazzi di memoria. Ossia metterai insieme una struttura articolata che al suo interno conterrà tanti percorsi di loci differenti.
Io di solito uso i loci ciceroniani per memorizzare una lista di concetti che non vanno troppo in profondità, ad esempio quando mi preparo per girare i video del canale YouTube.
Ma se devo studiare degli argomenti in modo approfondito il mio strumento preferito rimane la Mappa Mentale, che mi consente di avere sott’occhio la struttura gerarchizzata dell’argomento di studio.
La mancanza di questa visione nella mnemotecnica del nostro Cicerone è infatti un limite: con i loci puoi percorrere il tuo discorso seguendo un filo conduttore senza rischiare di dimenticare qualcosa o fare confusione, ma non puoi creare un ricordo che vada dal generale allo specifico.
Anche per oggi è tutto! Conoscevi già la tecnica dei loci? Qual è la tecnica di memoria più utile secondo te? Fammelo sapere nei commenti e se l’articolo ti è piaciuto regalami un like e magari una condivisione 😉
Alla prossima!
Ciao da Christian 🙂
Per l’immagine di copertina di questo articolo ho scelto una fantastica illustrazione dell’artista Sam Falconer
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