Se sei il genere di persona abituata a studiare fino a tardi, magari proprio fino a poco prima di andare a letto, nell’articolo di oggi scoprirai che in realtà è meglio non studiare prima di dormire. Quindi basta after sui libri, vediamo invece che cos’altro puoi fare 🙂
Perché faresti meglio a non studiare a fine giornata e soprattutto a non studiare fino a poco prima di andare a letto? Semplice: fai uno sforzo inutile e non ottieni i risultati sperati.
Prima o poi può capitare a tutti di dover affrontare la nottata di studio matto e disperatissimo con triplo caffè, ma non è assolutamente un metodo efficace. Non è così che porterai a casa dei risultati, debiliterai soltanto mente e fisico.
Non studiare prima di dormire: non concilia il sonno
Avresti mai detto che dormire ti aiuta ad apprendere? Beh, è proprio così.
Ormai sono numerosissimi gli studi scientifici che parlano dell’importanza del sonno nell’ambito dell’apprendimento.
Dormire bene la giusta quantità di ore è essenziale per permettere la sedimentazione dei concetti. Questo avviene perché durante le ore di sonno il cervello muta, cresce, crea nuove connessioni cerebrali grazie alle quali si consolidano le informazioni assimilate.
Però rimane il fatto che tenere la testa sui libri fino all’ultimo, per poi chiuderli e infilarsi sotto le coperte, non è una cosa salutare. Di certo mettere la testa sul cuscino continuando a pensare a quello che devi ancora studiare, alle cose che non riesci a ricordare e così via non è il modo migliore per conciliare il sonno. Anzi, probabilmente rischi di dormire male e riposare poco.
Smetti di studiare almeno una o due ore prima di andare a letto
Cerca di concludere la tua giornata di studio almeno una o due ore prima di andare a dormire e ricorda che come ultima cosa dovrai fare il ripasso di fine giornata.
Come sarebbe “cos’è il ripasso di fine giornata”? Mi stai dicendo che non hai ancora letto l’articolo sui cicli di ripasso? Leggilo subito, che aspetti?
Su #iostudiorapido insistiamo molto sul ripasso, è fondamentale e gioca il suo ruolo anche in questo contesto.
Esatto, perché durante il giorno tu studi una valanga di roba. Ripassare ti consente di richiamare alla memoria le cose veramente importanti permettendo così che si consolidino durante le ore di sonno.
Te lo spiego meglio con un esempio simpatico 🙂
Immagina di avere un piccolo archivista nel cervello che di notte, senza disturbarti, prende le cose che hai studiato e le archivia.
Quando concludi la giornata di studio ripassando è come se impilassi ordinatamente davanti a lui tutte le cose studiate durante il giorno. Così facendo gli rendi facile il compito di sistemarle in un punto della memoria in cui le ritroverai il giorno dopo.
Se invece non ripassi è come se gli ammucchiassi davanti un caos di informazioni che lui non riuscirà a sistemare! Non sarà in grado di archiviare le cose importanti e mettere da parte quelle superflue, il giorno dopo di conseguenza non ti ricorderai quasi nulla.
Prima di dormire immagina il tuo cervello che cresce
Quando poi è ora di andare a nanna fai questo rilassante esercizio mentale. Prova a immaginare il tuo cervello che cresce, si modifica, migliora.
Andare a dormire con questa sensazione positiva e serena, questa immagine di “upload di informazioni”, ti farà addormentare serenamente e darà una spinta al tuo cervello che sentendosi chiamato in causa comincerà a lavorare sulle informazioni 😉
Spero avrai capito che non serve ammazzarsi di studio a notte fonda per ottenere dei buoni risultati, è anzi importante mantenere dei ritmi sani ed equilibrati (a nessuno piacciono le borse sotto gli occhi).
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Ciao da Christian 🙂
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