Che cos’è questo palazzo della memoria? Come si fa? È davvero utile?
Oggi rispondiamo insieme a tutte queste domande 🙂
Il palazzo della memoria è una tecnica antichissima – ha più di duemila anni – utilizzata da grandi menti del calibro di Cicerone e Tommaso d’Aquino, tanto per dirne un paio.
Oggi è tornata talmente tanto “di moda” che l’abbiamo vista impiegata addirittura dai personaggi delle serie TV, come The Mentalist, e dei film, tipo Il silenzio degli innocenti.
Questa era solo una piccola curiosità, ma per rimanere ancorati alla realtà ti basti sapere che il suddetto palazzo è una tecnica usatissima nei campionati di memoria.
Allo stesso tempo però può rivelarsi molto utile anche per te (che probabilmente ai campionati non ti interessi affatto) perché puoi applicarlo nello studio e nella vita di tutti i giorni!
In questo articolo ti spiegherò come si costruisce un palazzo della memoria e ti illustrerò come puoi usarlo 🙂
Il palazzo della memoria: che cos’è?
Se ricordi, ne avevamo già parlato in diversi articoli.
La primissima volta te l’ho citato in questo pezzo dedicato alle tecniche di memorizzazione per esami universitari.
Successivamente te l’ho nuovamente nominato in quest’altro articolo interamente incentrato sui loci ciceroniani.
Eh sì, perché sostanzialmente il palazzo della memoria altro non è che un insieme di loci!
Brevemente: la tecnica dei loci ti permette di ricordare una serie di informazioni semplicemente costruendo un percorso familiare fatto di immagini vivide e significati ad esse collegati. Grazie ai loci sei dunque in grado di memorizzare le varie “tappe” dell’argomento che stai studiando senza rischiare di fare confusione, poiché ogni concetto è connesso ad un locus ben preciso.
Il principio con il palazzo di memoria è il medesimo, solo che lo amplifichiamo!
Come funziona?
La tecnica del palazzo di memoria ti permette di memorizzare qualunque tipo di informazione, sia a breve termine che nel lungo periodo, in maniera indelebile.
Il funzionamento del palazzo è assicurato dal momento che sfrutta i seguenti elementi:
- Fa uso delle immagini e noi ormai sappiamo benissimo che il nostro cervello funziona per immagini!
- Lega le immagini nuove a immagini che fanno già parte della nostra memoria a lungo termine. Come ti avevo già spiegato parlando appunto dei loci, questo sistema di connessione tra nuovo e preesistente rafforza tantissimo il ricordo, perché è molto più facile interiorizzare una nuova informazione legandola a qualcosa che già conosciamo.
- Trattandosi di un percorso all’interno del quale ogni informazione/immagine ha una collocazione ben precisa, ti permette di spaziare da un argomento all’altro e fa sì che, se dimentichi un elemento non ti ritrovi, per concatenazione, a dimenticare anche tutti i successivi.
- Dal momento che il tuo palazzo l’hai costruito tu con immagini ben precise e stabilite, puoi permetterti di saltare da un blocco all’altro senza fare confusione perché sai come muoverti all’interno della tua struttura.
Come si costruisce un palazzo della memoria?
Mi rendo conto che a sentirne parlare così, in modo approssimativo e teorico, può sembrare difficile.
Ma adesso facciamo un esempio pratico e ti spiego come creare il tuo palazzo! Ti assicuro che dopo aver provato capirai quali sono i suoi vantaggi.
Allora, tanto per cominciare, per creare il tuo primo palazzo della memoria devi partire da un luogo che ti è familiare, un luogo che conosci.
Dal momento che di palazzo si tratta, scegli una struttura con tante stanze! Tipo casa tua. Conta da quante stanze è composta e facciamo finta che in totale ci siano 5 stanze.
Quello che devi fare adesso è scegliere il senso di percorrenza. È una cosa molto importante da tenere presente ai fini del funzionamento della memorizzazione. Il verso di percorrenza deve sempre essere lo stesso, altrimenti finirai per creare una gran confusione.
Io procedo sempre in senso orario, da sinistra verso destra. Così ad esempio, a casa mia, dando le spalle alla porta di ingresso, partendo da sinistra vedo:
- il salotto
- la cucina
- la camera da letto
- il bagno
- lo studio
Ogni stanza di casa mia è una tappa del mio palazzo, dedicata ad uno specifico argomento di ciò che mi devo ricordare.
A questo punto entra nella prima stanza, che nel mio caso è il salotto. In ogni stanza dovrai individuare altri 5 elementi da connettere alle tue parole chiave.
Gli oggetti che scegli come loci devono essere precisi, circoscritti e non troppo ravvicinati in modo tale da non rischiare di confonderti. Scegli oggetti tutti diversi tra loro, quindi se hai un divano con dei cuscini, non assegnare un locus ad ogni cuscino, perché potresti certamente sbagliarti quando viene il momento di ricordare i concetti.
Mantenendo anche all’interno della stanza il senso orario di percorrenza io vedo:
- il televisore
- la credenza
- un mobile con sopra degli oggetti
- un orologio
- il divano
Scelti i miei 5 loci è arrivato il momento di legarli alle parole chiave e concetti da memorizzare.
Per farlo ricordati i principi del P.A.V. e cioè PARADASSO, AZIONE, VIVIDO. Crea delle immagini assurde, con gli oggetti scelti che compiono un’azione e inserisci un elemento che renda la scena vivida ai tuoi occhi.
Ad esempio, poniamo che io debba memorizzare i punti fondamentali del buon metodo di studio, dei quali il primo è la motivazione. Il primo oggetto che trovo nella mia stanza è il televisore. Dunque mi immagino il televisore che sta per cadere a terra, ma prima di schiantarsi gli spuntano delle braccia e comincia a fare le flessioni.
E così via! Nell’articolo dedicato ai loci e nel relativo video del canale YouTube puoi trovare un esercizio più completo proprio sulla “costruzione” della tua stanza.
Una volta che avrai trovato tutti i loci e costruito tutte le tue stanze ricordati di procedere con i ripassi, senza i quali, come insisto sempre nel ricordarti, non si va da nessuna parte!
Vantaggi e consigli
Se hai notato, ti ho fatto procedere nella memorizzazione dei concetti a gruppi di 5: 5 stanze, 5 oggetti per ogni stanza, fino ad arrivare ad un totale di 25 elementi.
Ti consiglio di procedere sempre per i multipli del numero scelto, in quanto ti risulterà più facile ricordare immediatamente la collocazione di ciascun punto e potrai saltare agilmente da uno all’altro.
Se, ad esempio, hai memorizzato una lista di 25 punti e adesso devi andare a ripescare il 21, grazie ai multipli sai immediatamente che è collocato nella quinta stanza e non ci devi riflettere troppo su.
Ritorno poi a sottolineare il fatto che, se anche ti capitasse di dimenticare un elemento della tua stanza, questo non ti impedirà di ricordare quel che viene dopo.
I palazzi vanno benissimo per memorizzare liste di cose nella tua vita quotidiana, così come sono eccellenti mezzi per studiare.
Tieni però presente che se vuoi usarle per quest’ultimo scopo, devi prima completare tutta la fase di preparazione. Ossia prima di poter studiare davvero, devi costruire tutti i palazzi che ti servono.
Per oggi è tutto! Spero di averti chiarito le idee sul palazzo della memoria. Prova a usarlo e fammi sapere come ti trovi!
Naturalmente, per qualsiasi domanda mi trovi sempre pronto a risponderti sia qui nei commenti, sia sulla pagina Facebook di Come Si Studia 😉
Se l’articolo ti è piaciuto lasciami un pollice in su e condividilo con i tuoi compagni di studio!
Alla prossima, ciao da Christian.
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