Oggi facciamo un riassunto sul metodo di studio, con tutti i passi e le tecniche fondamentali per preparare e superare i tuoi prossimi esami universitari 🙂 Let’s go!
I metodi di studio sono davvero tanti: ci sono quelli più articolati, quelli semplici, quelli con più tecniche di memoria, quelli che si focalizzano di più sull’esposizione, insomma, la scelta è molto vasta e decidere non è facile.
Di questo argomento ne abbiamo già parlato nell’articolo su “come scegliere tra i vari metodi di studio”, dove ti spiego che non esiste il miglior metodo ma esiste, in base alle tue esigenze, quello che meglio si adatta a te.
Ti voglio carico per questo viaggio! Sei pronto? Cominciamo!
I passi essenziali del metodo di studio
Quando ti parlo di metodo di studio, mi baso sugli anni di esperienza come Coach al fianco di migliaia di studenti, con cui ho lavorato per sbloccare la loro situazione universitaria e renderla ricca di soddisfazioni.
E adesso veniamo ai passi 🙂
1. Seguire lezioni
Eccetto casi eccezionali – magari sei uno studente lavoratore o banalmente hai dei corsi che si sovrappongo – il mio suggerimento è quello di seguirle sempre.
Seguire le lezioni ti semplifica la vita: ti permette di farti la conoscenza base della materia, fare domande al docente quando non capisci, non perderti avvisi importanti e capire quali sono gli argomenti preferiti del professore, quelli che verosimilmente chiederà poi in sede d’esame!
Però per fare sì che queste ore siano veramente utili e non tempo sprecato a scaldare la sedia, devi applicarti nel modo giusto 🙂
Il segreto è prendere bene appunti
Seguire le lezioni e poi prendere appunti in un modo poco funzionale… serve a poco. Ad esempio, tanti studenti hanno l’abitudine di fare delle registrazioni vocali di quel che dice il professore per poi sbobinare a casa in un secondo momento.
É un metodo che io non consiglio perchè potresti pensare: “Massì tanto poi a casa me lo riascolto”.
Certo, puoi riascoltarlo, ma sarebbe come seguire una seconda volta la stessa lezione, ed è una gran perdita di tempo 🙂
Inoltre, scrivere ogni singola parola della spiegazione non è affatto utile perché sei concentrato solo sulle parole dette dal professore. Di conseguenza non sei in grado di cogliere il senso generale del discorso.
Io consiglio di usare il Metodo Cornell, che è un sistema intelligente di prendere appunti. Prendi un foglio bianco e dividilo in tre sezioni, due verticali (una più larga e una più stretta) e una orizzontale al fondo.
Questo metodo ti permetterà di risparmiare tempo e di avere tutte le informazioni in un foglio.
Occhio… Dopo averli presi devi anche ripassarli!
La curva dell’oblio, quel fenomeno di decadenza del ricordo teorizzato dal signor Ebbinghaus, vale anche nel caso degli appunti.
In sostanza, se non ripassi gli appunti nel giro di 24 ore dopo averli presi, rischi di dimenticane oltre il 50%. Sarebbe un peccato perché poi dovresti andare a recuperare tutto sul libro e non avresti risparmiato tempo.
Perciò ripassa sempre gli appunti che prendi nell’arco della giornata, in modo tale da mantenerne vivo il ricordo.
Ma più avanti torneremo a parlare del ripasso 😉
2. Motivazione
Il metodo di studio efficace deve avere delle buone basi anche dal punto di vista “psicologico”. Per questo prima di metterti sui libri e cominciare a studiare c’è un’altra parte di cui ti devi occupare, ossia quella che riguarda la motivazione, che si basa su due punti fondamentali.
Conoscere il perché dietro ai tuoi studi
Perché stai studiando? … Perché con la laurea potrai fare il lavoro dei tuoi sogni? O magari perché vuoi aprirti tante porte per la tua futura carriera lavorativa?
Qualunque sia la ragione che ti spinge a studiare è molto importante che tu la tenga sempre bene a mente perché è il motore delle tue azioni, quello che ti permette di superare i momenti difficili e andare avanti.
Ottenere dei risultati positivi
La seconda leva della motivazione è costituita dai risultati. Se vuoi rimanere motivato nel tempo, man mano che vai avanti devi ottenere dei risultati positivi. In questo modo aumenti la fiducia in te stesso e sei pronto a dare sempre di più.
Di solito, la prima reazione è quella di porsi degli obiettivi troppo alti per recuperare “il tempo perso”….ma non è così che si ottengono i risultati!
Per rimetterti in carreggiata devi avere pazienza. Comincia a concentrarti su un solo esame. Impegnati con il giusto metodo di studio, superalo e poi goditi la prima scarica di motivazione! Dopodiché poco alla volta potrai alzare l’asticella e collezionare sempre più risultati positivi recuperando così il “tempo perso”.
3. Pianificare
Una volta trovata la motivazione, quello che devi fare è pianificare il tuo studio. Fare un piano di studio è un po’ come impostare un navigatore GPS: non sai come andare da A a B e il navigatore ti indica la strada per arrivarci. Ecco, quando prepari un esame devi fare la stessa cosa.
Come prima cosa prepara il materiale di studio
Certo, potrà sembrarti banale, ma ci tengo comunque a precisarlo. Non hai idea di quante volte mi sono arrivati messaggi del tipo:
“Eh Christian, ho studiato il libro sbagliato”, oppure “ Sai, ho studiato bene i libri, ma il prof. voleva sapere quello che ha spiegato a lezione”. Quindi, mi raccomando, evita di fare questo errore. Dedicaci pure un po’ di tempo, ma cerca di capire bene quali sono i testi su cui dovrai concentrarti.
Per capirlo, puoi chiedere nei gruppi del corso su Facebook, a qualcuno che ha già sostenuto l’esame o direttamente al professore. Scegli come meglio credi, l’importante è che tu sappia precisamente qual è il materiale che dovrai poi studiare.
Organizza lo studio
Il nocciolo dell’organizzazione consiste nel sapere qual è il risultato da ottenere ogni giorno: quante pagine studiare? Quante ore passare sui libri?
Per avere un aiutino sul capire quanto tempo impiegare per lo studio di un esame puoi basarti sul calcolo dei CFU.
Successivamente, per sapere come muoverti, un buon metodo può essere questo:
- prendi un calendario e conta i giorni utili che ti separano dall’esame. I giorni utili sono quelli in cui sei certo di studiare, perciò se sai che la domenica di solito non lo fai, non calcolarla nel tuo piano
- poi prendi tutto il materiale d’esame e calcola il totale delle pagine da studiare
- dividi la somma delle pagine per il numero dei giorni che hai a disposizione
- e tadaaaan, hai ottenuto quante pagine devi studiare al giorno per concludere il programma in tempo
Una volta che hai chiaro l’obiettivo giornaliero diventa molto più facile riuscire a portarlo a casa e nel momento in cui riesci nel tuo intento la motivazione cresce.
Mi raccomando però, una volta che hai steso il tuo piano giornaliero, cascasse il mondo devi rispettarlo. Ogni giorno devi portare a casa la tua fettina di esame.
4. L’approccio al testo
Ora che siamo arrivati alla parte che riguarda l’approccio al testo da studiare, voglio dirti che le modalità adottate sono varie: c’è chi fa i riassunti dei capitoli del libro, chi legge e ripete ad alta voce i paragrafi fino a quando li memorizza, oppure chi si riduce all’ultimo momento e studia quel che gli capita 😉
L’approccio che consiglio io consiste nella lettura e sottolineatura ragionata del testo. Gli step da fare sono tre:
- per prima cosa usa lo skimming, ovvero scorri velocemente tutto il capitolo, leggi titoli e sottotitoli, esplora il testo per avere un’idea di che cosa parla.
- dopo di che inizia a leggere con attenzione il capitolo, avendo cura di capire ciò che stai leggendo. È anche il momento di sottolineare tutto ciò che vuoi conoscere.
- l’ultimo punto è quello di scegliere le parole chiave. In pratica, per ogni concetto dovrai scegliere le parole chiave che ti “attiveranno il ricordo” di ciò che hai sottolineato.
Il nocciolo dell’esame
Ora che stai affrontando la lettura del libro di testo, non dimenticarti tutte le cose utili che abbiamo detto sugli appunti presi a lezione! Potrai procedere spedito sulle informazioni già interiorizzate e rallentare sulle informazioni nuove che vuoi approfondire.
Ma mentre fai questo lavoro ricordati delle leggi 80/20 e Parkinson: il 100% del programma d’esame è costituito da un 20% di argomenti che viene chiesto l’80% delle volte. È quel 20% che tu devi conoscere alla perfezione per superare l’esame.
Inoltre, usa la tecnica di studio del professor Feynman (premio Nobel per la fisica, mica “uno qualunque”).
Sostanzialmente ti consiglia immaginare che dovrai dovrai spiegare a qualcuno ciò che appena letto. Cosa succede? Beh, per fare una buona spiegazione, il cervello si attiva, comprende meglio e va subito alla ricerca delle informazioni più importanti (non vuole mica fare una brutta figura 😉 )
5. Studiare per cicli
Studiare tante ore, senza fare mai una pausa, non serve perché dopo uno sforzo tanto prolungato comprendi quello che leggi, ma non apprendi e di conseguenza non ti ricorderai niente.
Perciò, per mantenere alta la soglia dell’attenzione, bisogna tenere bene in mente quanto studiare.
Tony Buzan, il personaggio più famoso nel panorama mondiale delle metodologie di studio, ha teorizzato lo studio per cicli. Funziona così:
- studia per 40 minuti. Leggi il libro, comprendi, sottolinea e tira fuori le parole chiave che ti ricordano ciò che hai sottolineato. Mi raccomando: in questa fase tieni al massimo la tua concentrazione ed evita le distrazioni 😉
- dopodiché prenditi 10 minuti tondi tondi di pausa vera. Non pensare a quello che hai studiato, fai uno spuntino, chiama un amico, qualsiasi cosa preferisci
- negli ultimi 10 minuti dell’ora, ripassa attraverso le parole chiave ciò che hai studiato prima della pausa. Cioè guarda le parole chiave che hai evidenziato e vedi se ti ricordano i concetti ad esse collegate
6. Utilizzare la lettura veloce
Le tecniche di lettura veloce ti possono realmente dare grandi benefici. Con la giusta pratica e un metodo di studio veloce ed efficace, si può arrivare a studiare anche fino a 200 pagine al giorno. Naturalmente serve molta esercitazione 😉
Puoi cominciare a esercitarti con l’aiuto di un puntatore. In pratica fai scorrere una matita (o una penna) sotto le parole che devi leggere ad una velocità un po’ superiore alla tua abituale. Spontaneamente rincorrerai il tuo puntatore e leggerai più velocemente.
Un altro metodo divertente per esercitarti consiste nell abituarti ad ascoltare i video di YouTube a velocità aumentata. Quando ci avrai fatto l’orecchio e poserai gli occhi sul libro ti verrà naturale leggere più velocemente di prima. 😉
7. Usa degli schemi per riordinare le informazioni
Ci sono vari modi di schematizzare, ma diciamo che i principali sono 3: le mappe concettuali, gli schemi a cascata e le mappe mentali. Tra questi schemi, quelli che insegno sono quest’ultimi, le mappe mentali.
Sono strumento fantastico per lo studio e la memorizzazione, perché ti permettono di avere costantemente la visione d’insieme dell’argomento e di relazionare i concetti tra loro in modo gerarchico. Così mantieni sempre il focus sul punto centrale, ma sei in grado di raggiungere liberamente qualsiasi punto ad esso collegato.
8. Usare le tecniche di memoria
Di tecniche di memoria ce ne sono davvero tante. Il consiglio che do sempre io è quello di non fissarsi sul fatto di volerle conoscere tutte. Si tratta comunque di strumenti che, per dare risultati strabilianti, necessitano di un esercizio continuo. Un impegno che la maggior parte degli studenti non ha voglia o non può permettersi di fare.
In #iostudiorapido insegno soltanto quelle che ritengo veramente necessarie, perché non intendo farti perdere tempo riempiendoti la testa di mille tecniche diverse.
P.A.V.
L’altra grande tecnica che insegno è P.A.V., ossia paradosso-azione-vivido. Questa tecnica, che all’inizio può sembrare un po’ eccentrica, in realtà sta alla base di tutte le altre! È solo grazie a P.A.V. che tecniche come i loci e il palazzo della memoria si rivelano efficaci.
Quello che fai con P.A.V. è prendere la parola chiave che devi memorizzare e trasformarla in un’immagine talmente vivida e assurda da essere indimenticabile.
Devi creare una situazione paradossale, così distante dalla realtà da non poter essere dimenticata. Devi creare una scena d’azione, perché un’immagine statica e passiva è più difficile da memorizzare. Infine devi fare in modo che il tutto sia vivido, quindi devi coinvolgere i tuoi sensi per sentirti come se fossi proprio lì in mezzo a quello che sta accadendo.
Grazie a questa tecnica sei in grado di ricordarti qualunque parola chiave associandola ad un’immagine indimenticabile.
Conversione fonetica
La conversione fonetica è la tecnica principale che insegno per la memorizzazione dei numeri. Nell’articolo dedicato alla memorizzazione dei numeri troverai una tabella esplicativa che ti renderà più facile la comprensione, ma sostanzialmente funziona così.
Consiste nell’associare ogni numero da 0 a 9 ai suoni delle consonanti (solo le consonanti così come sono, quindi non ha niente a che vedere con le vocali e con la pronuncia o la grafia delle parole). Una volta memorizzata con scioltezza ogni associazione potrai prendere qualsiasi cifra e trasformarla in una parola che è già così più facile da memorizzare di una data ad esempio.
8. Ripassare è un passaggio fondamentale del metodo di studio
Proprio così, è scientificamente provato che il nostro cervello tende a cancellare le informazioni che ritiene inutili se non ne viene “ravvivato” il ricordo nel giro di 24 ore da quando le hai interiorizzate.
Quindi, come dicevamo anche nel punto relativo agli appunti e alle lezioni, se tu oggi prendi 5 pagine di appunti e ne studi 20 del libro, ma non le ripassi nel giro di 24 ore, il tuo cervello ne cancellerà più del 50%.
Per ricordare tutto ciò che hai studiato, ti consiglio di usare i cicli di ripasso, ti spiego come funzionano. Dopo aver studiato appunti/capitoli del libro/etc dovrai ripassarli:
- un’ora dopo averli studiati
- poi il giorno dopo, cominci la nuova giornata di studio ripassando quello che hai studiato ieri, così ti dai anche una bella scarica di motivazione positiva
- poi la settimana dopo
- e poi ancora il mese dopo
Andando a compiere questi cicli di ripasso stai sedimentando profondamente il ricordo nella tua mente e quando ti servirà lui sarà lì, pronto ad essere sfoderato.
Inoltre, per essere ancora più sicuro della tua preparazione, cerca di capire in anticipo come sarà l’esame: se sarà orale o scritto, a risposte aperte o chiuse, quanto tempo avrai a disposizione, se potrai usare la calcolatrice, insomma, cerca di sapere quanti più dettagli possibile.
In questo modo, oltre che avere più chiaro il tutto, potrai ripassare facendo delle simulazioni dell’esame, il che ti è molto utile per sentirti più preparato.
9. Il giorno dell’esame
Okay, eccoci arrivati al grande giorno. Sia che tu debba sostenere un esame scritto oppure orale, molto probabilmente, un po’ di ansia ce l’avrai (e ti dico subito che è normale, non siamo robot senza emozioni 😉 ).
Comunque, per rimediare, di consiglio di usare una tecnica particolare: la respirazione quadrata. Si tratta di “creare” col respiro un quadrato di 4 secondi per lato. É molto semplice, funziona così:
- inspira per 4 secondi;
- poi trattieni il fiato per 4 secondi;
- espira per 4 secondi;
- infine rimani di nuovo in apnea per altri 4 secondi;
In questo modo, hai completato un quadrato e puoi ripeterlo fino a quando ti senti più tranquillo, dopodiché, avrai la giusta calma per dare il massimo di te 🙂
Bene, siamo giunti alla fine. In questo articolo ti ho dato quella che è la visione d’insieme, ma poi logicamente ogni tecnica avrebbe bisogno di essere approfondita, testata, e trattata nel dettaglio.
Per questo esiste #iostudiorapido, il corso che ti fa passare da essere uno studente bloccato, ad essere uno studente di successo.
Fammi sapere nei commenti se questo articolo sul metodo di studio ti è stato utile e, se ti è piaciuto, ti invito a condividerlo tramite i tasti social qui sotto, e io ti ringrazio sin da subito 🙂
Ciao da Christian!
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