Ancora una volta ritorniamo a parlare delle mappe concettuali, uno strumento molto utile per gli studenti praticamente di tutte le età. Vediamo che cosa sono, a cosa servono, come si costruiscono e anche qualche software per realizzarle digitalmente 🙂
Mappe concettuali: insieme alle mappe mentali (che sono una cosa diversa!!) sono le più chiacchierate di tutto il panorama dei metodi di studio. Sono anche probabilmente le più usate perché se c’è un sistema che viene insegnato a partire dalla scuola media è proprio quello delle mappe concettuali!
Questo perché costituiscono uno strumento utile per lo studio di tutti i giorni. Così come le mappe del navigatore, mostrandoti le strade dall’alto, ti delineano il percorso che devi fare per andare alla tua destinazione, si può dire che, allo stesso modo, le mappe concettuali, grazie alla loro struttura, ti aiutano a capire come muoverti tra i vari concetti di un argomento.
Ma ora andiamo a vedere più nel dettaglio che cosa sono le mappe concettuali, a che cosa servono, come si costruiscono e altri consigli utili per inserirle nel tuo metodo di studio quotidiano.
Mappe concettuali: che cosa sono
Le mappe concettuali sono state inventate dall’accademico statunitense Novak.
Sostanzialmente la sua intuizione è stata quella di capire che per studiare bene un argomento non è sufficiente memorizzarne i concetti in maniera astratta. C’è invece il bisogno di comprendere le relazioni che li connettono, così da rendere il ricordo indelebile e duraturo nella nostra mente.
Come fare? Mettendo tutto nero su bianco!
La mappa concettuale dunque nasce proprio come strumento grafico per rappresentare e organizzare la conoscenza di un argomento. Lo si fa prendendo dei concetti, mettendoli su un foglio di carta ed evidenziando graficamente i collegamenti e le relazioni che li legano tra loro a più livelli di profondità.
Ideando questa rappresentazione grafica del pensiero e creando conseguentemente lo strumento della mappa concettuale Novak ha sostanzialmente reso possibile quello che viene chiamato apprendimento significativo. Questo tipo di apprendimento consiste nella comprensione totale di un argomento in tutte le sue parti: concetti principali e secondari e relazioni tra di essi. Un apprendimento totalmente contrapposto a quello mnemonico secondo il quale si studia, appunto, a memoria senza capirci granché!
Le mappe concettuali sono dunque un eccellente strumento per studiare perché ti permettono di comprendere molto bene un argomento, memorizzarlo meglio e soprattutto, essendo sintetiche (se sono ben fatte), riportano solo le informazioni essenziali, permettendoti di ripassare molto velocemente ciò che hai studiato.
Come è fatta una mappa concettuale
Vediamo come si compone la struttura della nostra mappa! Sono due gli elementi fondamentali che la costituiscono.
- Il primo elemento fondamentale è dato dai nodi concettuali. Si tratta dei concetti chiave riguardanti un argomento. Li rappresentiamo con delle frasi composte da 5 parole massimo, racchiuse all’interno di una forma geometrica. Usiamo forme geometriche differenti per i diversi livelli di profondità dei concetti. Ad esempio possiamo usare il quadrato per i concetti di primo livello e il cerchio per i concetti di secondo livello e così via.
- Il secondo elemento fondamentale è costituito dalle relazioni associative. Sono sostanzialmente i collegamenti logici tra i concetti chiave della nostra mappa e li rappresentiamo con delle frecce. Ogni freccia porta una sorta di “etichetta” che indica il genere di relazione che intercorre tra i nodi concettuali.
Differenze con le mappe mentali
Quando si tratta di distinguere questi due tipi di mappe si creano delle fazioni un po’ opposte. C’è chi opera una distinzione molto forte tra le due e chi invece tende ad accostarle. Io mi inserisco in questa seconda categoria.
Ritengo che siano strumenti sostanzialmente simili, tant’è che nel mio studio di tutti i tendo a passare dall’una all’altra quasi senza accorgermene. Perciò ti incoraggio a non vederli come due mezzi di studio totalmente diversi tra loro!
Naturalmente ci sono delle diversità, soprattutto dal punto di vista strutturale e ne abbiamo parlato approfonditamente in un articolo dedicato alle differenze tra mappe mentali e concettuali.
Detto ciò, all’interno di #iostudiorapido insegno principalmente l’utilizzo delle mappe mentali e durante il corso mostro come queste ultime, se vengono realizzate in una certa maniera, possono darti tutti i benefici di entrambe le tipologie di mappa. Quotidianamente i ragazzi del gruppo di supporto su Facebook si scambiano le foto delle mappe che hanno realizzato e si aiutano a vicenda a migliorare: questo è lo spirito giusto 😉
Come costruire una mappa concettuale
Ora passiamo all’azione e vediamo come fare una mappa concettuale da zero, puoi guardare la mappa che ti ho messo come esempio per orientarti.
- Quello che devi fare ancora prima di cominciare a buttare giù la tua mappa è individuare i concetti chiave relativi all’argomento che stai studiando. Quindi sottolinea sul tuo testo universitario le parole chiave che possono esserti utili. Ricordati che la mappa migliore è quella sintetica, che ti aiuta a memorizzare e ripassare più velocemente, perciò in questa fase ricordati di selezionare solo le cose veramente essenziali!
- Ora è il momento di scrivere. Ricordati che mentre la mappa mentale si sviluppa a raggiera intorno all’argomento centrale, nella mappa concettuale tutti gli elementi si dispongono dall’alto verso il basso, creando così diversi livelli di profondità: più vai in basso, più scendi nei particolari. Dunque posiziona il tuo argomento principale in cima al foglio, al centro, e poi disponi i nodi concettuali a cascata creando i livelli necessari (primo, secondo, terzo). Ricorda di usare le forme geometriche per distinguere i livelli di profondità!
- A questo punto bisogna rilevare le relazioni associative tra i nodi, dunque andrai a disegnare le tue frecce. Si posizionano verticalmente dal livello più alto a quello più basso. Ricordati di etichettare le tue frecce con parole o verbi che identifichino la natura della relazione.
- Una volta fatto questo puoi segnalare, qualora ci fossero, anche le relazioni trasversali.
Adesso hai le indicazioni necessarie per cominciare a creare le tue mappe! La pratica è essenziale per ottenere una buona mappa. La prima che farai non sarà perfetta e nemmeno la seconda o la terza, ma dopo un po’ che ci avrai preso la mano comincerai a vedere dei miglioramenti e soprattutto i risultati nello studio 😉
Software e app per mappe concettuali
Premessa: è scientificamente dimostrato che scrivere a mano aiuta la comprensione e la memorizzazione. Per questo il mio consiglio è sempre quello di quanto meno cominciare a realizzare le tue mappe a mano, sulla carta, per impratichirti.
Anche perché potresti ritrovarti in situazioni in cui vuoi fare una mappa, ma non hai il software a portata. Ad esempio, quando sei a un esame scritto e devi rispondere a una domanda aperta, fare una mappa è il modo migliore per organizzare le tue argomentazioni!
Detto questo però, riconosco che nella pratica la maggior parte studenti non eccelle nella sinteticità, soprattutto all’inizio, quindi in questi casi può essere d’aiuto passare alla realizzazione digitale.
Oltre alla rapidità di realizzazione, le comodità della mappa digitale sono tante:
- la puoi sempre modificare, aggiungendo o togliendo nodi, livelli e relazioni
- puoi averle sempre con te sul cellulare e così ripassare ovunque ti trovi, anche sul pullman mentre vai da qualche parte
- se non sei proprio una persona tendenzialmente ordinata, con il software l’ordine è pressoché automatico
Di software ce ne sono tantissimi, sia gratuiti che a pagamento, molti di questi con le rispettive app per il telefono. Quelli che ti consiglio io, dal momento che mi sono trovato bene testandoli, sono i seguenti:
- Mindomo è un software dall’interfaccia estremamente lineare, la creazione delle mappe è immediata e puoi salvare i tuoi file in diversi formati. L’unico difetto è che nella versione gratuita si possono salvare in locale poche mappe alla volta
- MindMeister è un software per fare mappe online e avere sempre le tue mappe sincronizzate su qualunque dispositivo, ti basta registrarti
- XMind è quello che consiglio maggiormente, anche per le mappe mentali. Molto semplice da utilizzare, nella versione gratuita c’è già tutto quello di cui puoi avere bisogno
Queste altre invece io non le ho provate, ma sembrano valide (puoi provarle tu e poi venire a dirmi come ti sei trovato 😉 ):
- WiseMapping, è una pagina web gratuita per la creazione di mappe
- Cmap Tools, a differenza di altri programmi, è pensato unicamente per le mappe mentali
- MindMaple è un software interessante perché stato creato appositamente per supportare l’utilizzo dei pennini digitali dei tablet (non sarà proprio come scrivere sulla carta, ma ci accontentiamo)
Comunque anche alcuni software per le mappe mentali si prestano alla creazione delle mappe concettuali, puoi andare a dare un’occhiata.
Prima di salutarci, voglio dirti ancora una cosa. Su internet ci sono vagoni di mappe concettuali già fatte e, sì, magari possono darti una piccola mano a studiare. Ma la vera differenza la fai creando le mappe da te e per te. Perché ad essere veramente importante è il significato che tu dai alle informazioni che inserisci in mappa, questo è il succo dell’apprendimento significativo! Pensaci 😉
Bene, se hai domande sulle mappe concettuali non esitare a farmele. Buona pratica e al prossimo articolo!
Ciao da Christian 🙂
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