Esonero universitario: che cos’è e come prepararsi al meglio

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esonero universitario

Oggi parliamo dell’esonero universitario: che cos’è? Perché ti è utile? Come prepararti ad affrontarlo? Scopriamolo 🙂

 

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L’università spesso e volentieri ti fa dannare con tutti i suoi corsi da seguire, i libri da studiare e gli esami da dare. Lo stesso fanno i docenti, a volte così pignoli, esigenti e boriosi. Però ci sono delle circostanze in cui l’università e i professori ti regalano anche delle gioie.

“Sì, vabbè, Christian, quali? Sentiamo…”

Sto parlando degli esoneri, anche detti preappelli! L’esonero è un’occasione da cogliere al volo quando ti si presenta, una mano amica tesa verso di te, studente oberato da corsi, libri ed esami.

In questo periodo sto tartassando tantissimo i miei “rapidi”, gli studenti di #iostudiorapido e delle coaching private su questo argomento, perché è del tutto nel loro interesse sostenere l’esonero se ne hanno la possibilità. Ovviamente anche nel tuo!

Ma perché è così utile? Che cos’è sto esonero? Come ci si prepara? Nell’articolo di oggi rispondo a queste domande 😉

Esonero universitario: che cos’è? Perché è utilissimo?

“Christian, ma che vor di? Significa che sono esonerato dal dare l’esame? Bello, dove devo firmare??”.

No, mi spiace, niente del genere. L’esonero universitario non è come quello che ti scriveva mamma sul diario per evitarti le lezioni di educazione fisica al liceo.

L’esonero sostanzialmente è una sorta di esame parziale, tendenzialmente facoltativo, che il docente fa sostenere a metà del corso. Essendo parziale significa che verte solo su una parte del programma. Quindi succede che, se passi l’esonero, all’esame vero e proprio dovrai portare solo la seconda parte del programma stesso e non tutto!

Gli esoneri di solito sono per lo più scritti e l’insegnante che li organizza, certo, dà un’agevolazione agli studenti, ma lo fa anche nel suo interesse. Infatti gli permette di “spezzare” l’affluenza di studenti all’esame vero e proprio. Non tutti i docenti lo fanno però. Per questo ti dico che, se hai la possibilità di darlo, devi assolutamente coglierla al volo.

Dunque, ricapitolando, l’esonero è utilissimo perché:

  • si tiene a metà del corso, quindi quando hai ancora tutte le informazioni fresche nella mente e non ti serve uno studio disperato per passarlo;
  • verte solo su una parte del programma, quindi hai meno roba da studiare rispetto a quanta ne avresti per l’esame integrale della sessione;
  • se lo passi, durante la sessione dovrai sostenere solamente l’altra metà del programma;
  • grazie a tutti i lati positivi precedenti hai molte più chance di prendere un bellissimo voto 😉

Però c’è un però! L’esonero universitario non è per forza aperto a tutti. Anzi, spesso e volentieri è un’agevolazione che il docente tende ad organizzare per “premiare” gli studenti frequentanti. Va da sé, dunque, che seguire le lezioni è una condizione quasi imprescindibile per poter sostenere l’esonero e dunque agevolarti lo studio.

Come prepararsi all’esonero universitario? 5 consigli + il jolly

So cosa stai pensando.

“Christian, ok, sto esonero può anche essere utile. Ma se devo darlo mentre le lezioni sono ancora in corso, come faccio a prepararmi? Dove lo trovo il tempo per studiare?”.

Sicuramente se vuoi sostenere l’esonero universitario in tranquillità e con profitto non puoi ridurti a 3 giorni prima. Devi studiare poco per volta durante il corso. Ma non devi nemmeno preoccuparti all’idea di non riuscire a trovare del tempo in più rispetto a quello che già dedichi alle lezioni.

Questo perché con i consigli del corretto metodo di studio che ti darò di seguito, ti insegnerò a trarre il massimo dalle ore trascorse a lezione e a velocizzare e semplificare lo studio che ti rimarrà da fare a casa 😉

1. Segui le lezioni per sostenere l’esonero universitario

Questo è un passaggio del quale non puoi fare a meno visto che, se non le segui, probabilmente non hai neanche modo di darlo l’esonero.

Comunque, al di là della possibilità o meno di sostenerlo da non frequentante, gli argomenti su cui verte l’esonero universitario sono quelli che vengono trattati durante il corso. È il docente stesso, in pratica, a dirti che cosa devi studiare per prepararti.

Se segui le lezioni, e lo fai bene, risparmi tantissimo tempo una volta a casa. Per massimizzare le ore di studio che trascorri in aula la prima cosa da fare è prestare attenzione e prendere appunti. Sfrutta la lezione anche per fare al prof tutte le domande che ti vengono e colmare i tuoi dubbi. Segnati gli argomenti su cui insiste di più, perché magari sono i suoi preferiti e ti converrà prepararli bene per l’esonero, perché di sicuro ci scapperà una domandina.

Ciò che ti sconsiglio assolutamente di fare – anche se sto notando che molti ragazzi hanno questa abitudine – è registrare la lezione per poi sbobinarla a casa in un secondo momento. È una vera perdita di tempo! Perché ascoltare la lezione due volte quando, stando attento e prendendo appunti, ti basta farlo una sola? La registrazione non fa altro che legittimarti a distrarti durante il corso, perché tanto sai che, se ti perdi qualcosa, puoi sempre riascoltartelo a casa. Ma non è certo una strategia rapida da adottare per studiare bene.

2. Fai gli schemi

Quando torni a casa dalla tua giornata di lezione, il passo successivo per prepararti intelligentemente e rapidamente all’esonero è schematizzare. Scegli la modalità che preferisci, io suggerisco sempre le mappe mentali.

Durante la lezione il fatto di stare dietro agli appunti che devi prendere non ti permette di crearti bene una visione complessiva dell’argomento. Questo è un passaggio che fai proprio grazie agli schemi, nei quali inserisci con metodo le informazioni che hai raccolto durante la spiegazione.

Grazie allo schema riesci a comprendere e gerarchizzare tutti i concetti principali, andando via via anche del dettaglio, ma mantenendo sempre la visione di insieme. Quando dovrai memorizzare, la struttura schematica ti darà un’enorme vantaggio e lo farai più rapidamente.

3. Ripassa con costanza

Il mio chiodo fisso, oltre a frequentare le lezioni, è ripassare. Perché, diciamolo insieme, “se non ripassi è come se non avessi studiato”. Quindi se vai a lezione, trascorri 3 ore a prendere appunti, fai gli schemi e poi non li ripassi, sostanzialmente hai buttato via un sacco di tempo.

Le informazioni vanno periodicamente richiamate alla memoria perché altrimenti il nostro cervello le cancella, è fatto così!

Tanti ragazzi spesso mi dicono che non ripassano perché non hanno tempo da perdere e prima devono finire di studiare e che, se mai, a fine programma vedranno di fare un ripasso generale. Ecco, questo sistema non funziona, perché già normalmente, quando ti prepari per la sessione, il tempo per ripassare tutto in una volta sola non lo trovi nemmeno pregando in russo. Figurati durante i corsi prima dell’esonero!

Ma al di là della questione delle tempistiche, bisogna assolutamente cancellare quest’idea che il ripasso faccia perdere tempo, se mai è tutto il contrario! Perché solo ripassando regolarmente durante lo studio hai modo di fissare in maniera duratura i concetti nella mente. Hai l’ansia di non riuscire a prepararti in tempo per l’esonero? Segui i cicli di ripasso e vedrai che andrà tutto bene.

4. Trova un gruppo di studio

Il gruppo di studio è un’arma molto importante per avere successo all’università. Spesso anche i ragazzi di #iostudiorapido fanno un po’ di resistenza perché si è timidi, non è facile trovare le persone così su due piedi e quant’altro. Ma standogli un po’ dietro alla fine li convinco 😉

Perché insisto tanto? Perché studiare in gruppo rende le cose molto più facili, leggere e piacevoli. Vi potete aiutare a vicenda, ripassare insieme, farvi le domande ed esercitarvi nelle risposte.

Ovviamente, affinchè funzioni, i componenti del gruppo devono essere tutti quanti motivati e seriamente intenzionati a sostenere l’esonero. Perché ci si riunisce per studiare e non per perdere tempo. Se su 4 persone del gruppo, uno non ha voglia di studiare, un altro trova che il programma sia troppo difficile e a quell’altro ancora la materia non piace, è automatico che nemmeno tu sarai troppo spronato ad impegnarti.

Quindi il primo ingrediente è la motivazione. Il secondo “ingrediente” per un gruppo di studio vincente è uno studente appassionato alla materia. Perché? Perché sarà in grado di rendere la preparazione un po’ più semplice a tutti i componenti del gruppo. Le cose che a te risultano complicate per lui invece sono facili e saprà spiegartele nel modo migliore per fartele capire.

Inoltre lui studierà con passione e in qualche modo anche tu ti sentirai spronato a metterci un po’ più di interesse. Magari non ti appassionerai visceralmente come lui alla materia, ma in qualche modo la preparazione risulterà più piacevole 🙂

5. Chiedi in giro le domande più fatte all’esonero

Un altro modo per massimizzare il tempo che hai a disposizione per preparare l’esonero universitario è concentrarti principalmente sugli argomenti che hanno più probabilità di essere chiesti. E visto che il programma è già ridotto rispetto agli esami normali sei anche avvantaggiato. Questo è il trucco principale del metodo di studio veloce.

Come fare (a parte stando attento durante le lezioni)? Andare a chiedere in giro a chi ha già sostenuto l’esonero o l’esame integrale prima di te. Il punto di questa strategia è, oltre a scoprire le domande, focalizzarti su quelle che sono le risposte giuste. Ricordandoti naturalmente però di rielaborarle sempre a parole tue, perché è grazie alla rielaborazione del concetto che dimostri di aver davvero capito.

Se sei timido e non ti viene naturale fare questa indagine in mezzo agli altri studenti, sfrutta la forza del gruppo. Andate insieme ad attaccare bottone con chi pensate possa darvi le informazioni che cercate. E poi trovate anche un modo per ringraziare chi vorrà darvi una mano. Prendete l’università non solo come luogo in cui imparare e farvi una cultura, ma anche come una palestra di vita. Fare rete è una skill che vi servirà molto anche nel lavoro 😉

Jolly. Approfondisci

Il consiglio jolly, che ti suggerisco di sfruttare solo nel momento in cui ti rimane ancora del tempo, è quello di andare ad approfondire.

Se dopo aver preso gli appunti, fatto bene gli schemi, ripassato sempre con costanza, raccolto domande e risposte hai ancora del tempo prima dell’esonero puoi fare questo passetto in più.

Vai sul libro e approfondisci ulteriormente quelli che sono gli argomenti più importanti del programma che devi portare. Sicuramente tutte le conoscenze in più che sarai in grado di raccogliere contribuiranno a farti ottenere un voto migliore. Ma fallo veramente solo se hai già finito di preparare tutto l’essenziale.

Bene, questi erano i miei consigli per prepararti rapidamente e senza spreco di tempo a sostenere l’esonero universitario. Ricorda: se ne hai la possibilità non lasciartela sfuggire, fai l’esonero e, già che puoi, semplificati lo studio 😉

Ciao da Christian!

 

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