Nell’articolo di oggi andremo a capire insieme come studiare per il concorso docenti. In particolare vedremo quali sono i tre concorsi, come sono strutturati e i miei consigli per superare al meglio quello che sceglierai di sostenere.
Incominciamo? Let’s go! 😉
I 3 tipi del concorso docenti
Visto che le scuole in cui si può andare a insegnare sono di diverse tipologie e ai docenti sono richieste conoscenze specifiche, il Ministero dell’istruzione ha creato 3 concorsi differenti:
- Ordinario per infanzia e primaria;
- Ordinario per scuola secondaria;
- Straordinario per scuola secondaria.
Detto questo, andiamo a scoprire più nel dettaglio le prove di ciascun concorso 😉
Concorso ordinario per infanzia e primaria
Partiamo da questo concorso perché gli altri due che analizzeremo in seguito sostanziagliamente hanno delle similitudini.
Dunque per ora ti basta sapere che quanto leggerai in questa sezione costituirà la base anche degli altri concorsi.
La prova preselettiva
Questa è la prima prova che potresti dover sostenere. Dico “potresti” perché non è sicuro al 100%, generalmente capita di affrontarla solo se al concorso si iscrivono davvero tante persone. Quindi sostanzialmente la prova preselettiva va considerata come una scrematura iniziale.
La prova consiste in domande a risposta multipla e le materie sulle quali si baserà sono:
- Logica;
- Comprensione del testo;
- Conoscenza di una lingua straniera (a scelta tra inglese, spagnolo, francese e tedesco);
- Conoscenza della normativa scolastica.
“Okay Christian, i primi tre punti so cosa sono, ma l’ultimo non mi è molto chiaro… puoi spiegarmi meglio in che cosa consiste?”
La conoscenza della normativa scolastica prevede nozioni di:
- Diritto e dovere all’istruzione e alla formazione;
- Governance delle istituzioni scolastiche;
- Stato giuridico del docente, contratto di lavoro e disciplina del periodo di formazione;
- Costituzione della Repubblica Italiana;
- Legge 13 luglio 2015, n. 107 riforma della scuola “Buona Scuola”;
- Compiti e finalità di Invalsi e Indire;
- Sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione;
- Normativa generale per l’inclusione degli alunni con necessità speciali (disabilità e disturbi specifici di apprendimento).
Una volta completata la preselezione, lo step successivo è la prova scritta. Vediamo in che cosa consiste.
La prova scritta
Consiste in una serie di domande aperte che generalmente vertono sugli argomenti seguenti:
- Didattica e metodologia dell’insegnamento;
- Competenze specifiche della classe di concorso per cui stai facendo richiesta;
- Lingua straniera a scelta tra ingelese, spagnolo, francese o tedesco. Le conoscenze richieste sono il B2, la comprensione del testo e l’inserimento di parole mancanti all’interno delle frasi.
Non è ancora finita qui, perchè dopo lo scritto è il turno dell’orale! Vai avanti a leggere 🙂
La prova orale
Siamo arrivati all’ultimo “ostacolo”, ovvero quello in cui devi dimostrare definitivamente agli esaminatori che possiedi le conoscenze adeguate per poter insegnare. Gli argomenti sui quali verteranno le domande, sono:
- Competenze della classe di concorso;
- Progettazione didattica;
- Tecnologie dell’informazione e della comunicazione;
- Competenze linguistiche a livello B2.
Quanto visto finora, corrisponde all’iter generale per diventare docente. Tieni presente però che il Ministero dell’Istruzione potrebbe cambiarti qualcosa sotto il naso, quindi ricordati sempre di controllare per bene il bando ufficiale del concorso direttamente sul sito del MIUR. In questo modo sarai aggiornato sulle possibili variazioni 😉
Ora che abbiamo visto quali sono le prove del concorso ordinario per infanzia e primaria, passiamo al concorso per scuola secondaria.
Concorso ordinario per scuola secondaria
Come ti ho anticipato prima, le differenze tra i tre concorsi sono veramente minime.
Una su tutte riguarda la parte scritta. Nel concorso ordinario per la scuola secondaria è previsto uno scritto in più rispetto al concorso per infanzia e primaria, prova che si basa sui famosi 24 CFU.
Questi 24 CFU sono quei crediti universitari che devi obbligatoriamente integrare per poter insegnare nelle scuole secondarie e le materie interessate sono le seguenti:
- Pedagogia speciale e Didattica dell’inclusione;
- Psicologia;
- Antropologia;
- Metodologia e Tecnologie didattiche generali.
Passiamo adesso all’ultimo tipo di concorso docenti: quello straordinario.
Concorso straordinario per scuola secondaria
Magari ti stai chiedendo “Ma che avrà di tsnto straordinario?”. Te lo dico subito 😉
Si tratta di una selezione per coloro che desiderano diventare docenti di ruolo e ottenere la cattedra. Dunque, per poter accedere a questo concorso bisogna aver fatto esperienza e, nello specifico, aver maturato tre anni di insegnamento nelle scuole secondarie.
Per il resto a livello di prove è sostanzialmente uguale ai concorsi sopracitati: preselezione, scritto e orale.
A questo punto, sperando che tu abbia ben chiara la struttura del concorso al quale vuoi partecipare, non ti resta che vedere i miei consigli su come studiare in modo intelligente per passare il concorso 😉
I miei consigli su come studiare per il concorso docenti
Scarica la banca dati
Ne abbiamo già parlato anche nell’articolo “Come studiare per un concorso pubblico”.
Il Ministero pubblica sempre una banca dati sulla quale si baserà almeno il 70% delle domande della prova preselettiva (figo vero?).
Quindi comincia a scaricare la banca dati direttamente dal sito ufficiale del MIUR. Ora vediamo il passo successivo 😉
Organizzare lo studio
Non puoi immaginare quanti messaggi mi arrivino con frasi tipo “Christian, sono messo male, sono stanco, tra qualche giorno ho l’esame e non ho ancora finito di leggere il libro!”.
Ecco, cerca di evitare questo guaio, organizzati lo studio! Io ti suggerisco di procedere nel seguente modo, calendario alla mano:
- Conta quanti giorni hai disposizione per studiare fino alla data del concorso. Mi raccomando però, conta solo i giorni in cui sei certo di studiare (se sai che la domenica non apri mezzo libro perchè ti vuoi rilassare, allora non contarlo);
- Conta quante sono le pagine da studiare in totale;
- Dividi il numero delle pagine totali per i giorni disponibili;
- Così ottieni il numero esatto delle pagine da studiare al giorno!
Non è difficile, giusto? Pensa che, con il giusto impegno e un’ottima organizzazione, ho avuto corsisti che sono riusciti anche a preparare un esame in 7 giorni 😉
Esercitati con il simulatore e con la logica
Ti sto per dare una buona notizia: esistono alcuni siti internet che ti permettono di simulare la prova preselettiva! Il consiglio che ti do è quello di esercitarti per bene, così da essere molto più sciolto e preparato il giorno della prova. Tra i vari siti di simulazione che puoi trovare sul web, quello che ti suggerisco è Mininterno.
Oltre alla pratica con il simulatore, ti consiglio di esercitarti anche con la logica che sarà l’oggetto di molte domande della prova preselettiva. I testi sui quali puoi studiare sono vari, te ne segnalo tre tra i migliori:
- 4100 quiz logico-attitudinali per tutti i concorsi. Con espansioni online. Con software di simulazione
- EdiTEST. Logica. Teoria & test. Nozioni teoriche ed esercizi commentati per i test di accesso. Con Contenuto digitale (fornito elettronicamente)
- 2000 quiz di cultura generale e logica per tutti concorsi. Quiz a risposta multipla. Con Espansione online
Memorizza la banca dati con le tecniche di memoria
Dopo esserti organizzato e aver fatto qualche simulazione, puoi dedicarti alla memorizzazione delle risposte delle domande della banca dati. Come fare? Ovviamente usando le tecniche di memoria 😉
Ne esistono di vari tipi, alcune tra tutte sono la tecnica dei loci, la memorizzazione dei numeri, il palazzo della memoria e altre ancora, sul Blog ne abbiamo nominate diverse.
In questo articolo mi limiterò a descriverti la logica con la quale funzionano: creatività e immaginazione. Facciamo un esempio. Poniamo che devi ricordarti che Giuseppe Verdi ha composto “La Traviata”. Per memorizzarlo immaginati il canonico Giuseppe del presepe vestito dalla testa ai piedi di verde, che dipinge sempre di verde, un’enorme trave in legno (“La Traviata“).
Mi rendo conto che, se non sei abituato alle tecniche di memoria, ciò che ho scritto potrebbe sembrarti una cosa allucinante, ma è esattamente per questo motivo che ti sarà utile! Infatti è l’assurdità dell’immagine che crei a renderla estremamente facile da ricordare 😉
Detto questo, per approfondire meglio il meccanismo per memorizzare le banche dati, ti rimando direttamente all’articolo “Come memorizzare le banche dati dei quiz”.
Ricapitolando, abbiamo visto come sono strutturati i concorsi per diventare docente, l’importanza di una buona organizzazione e su cosa si basano le tecniche di memoria.
Con queste poche nozioni puoi già fare grandi passi avanti nel tuo studio per i concorsi, ma se vuoi un aiuto più completo ti consiglio di entrare in Obiettivo Concorso, il Metodo che ho creato e che ha già aiutato diverse centinaia di persone a superare i concorsi più diversi.
Oltre al Metodo, avrai accesso anche al nostro Gruppo Riservato su Facebook. All’interno, potrai interagire con tutti gli altri corsisti e, una volta a settimana, partecipare alla diretta Coaching dove rispondo personalmente a tutte le domande che mi vengono (e che, magari, mi farai anche tu 😉 )
Bene, eccoci alla fine di questo articolo relativo a “come studiare per concorso docenti”. Mi auguro che tu l’abbia trovato esaustivo e utile!
Ciao da Christian.
Photo credit: Scuola foto creata da freepik – it.freepik.com
Ciao,
quanto da te pubblicato mi ha chiarito le idee sui primi passi da fare.
Ho provato a scaricare la banca dati direttamente dal sito ufficiale del MIUR ma sinceramente non sono riuscita a trovare nulla.
Cosa sto sbagliando?
Grazie in anticipo per la risposta.
La riforma 2022 ha cambiato il precedente programma di studio della classe di concorso a-45
Ciao Francesco, grazie della segnalazione, appena possibile aggiorneremo tutti gli articoli con le nuove riforme. In ogni caso, le varie informazioni che trovi sul sito su come prepararsi ai concorsi, rimangono valide se parliamo di metodo di studio. Naturalmente bisogna selezionare quelle ancora utilizzabili e quelle che no. In ogni caso aggiorneremo gli articoli, grazie!